Il Relactional Design per
gli imprenditori di domani.

Dal 25 maggio 2018, senza eccezioni, imprenditori e business dovranno recepire il nuovo GDPR. Procedere a posteriori all’adeguamento normativo di un progetto, potrebbe rivelarsi disastroso. Abbracciare il cambiamento è la chiave giusta.

GDPR: ostacolo
o opportunità?

Mal interpretata, la nuova normativa sulla privacy, rischia di complicare la progettazione digitale. Viverla come un ostacolo al proprio business è il modo migliore per comprometterne la produttività. Scegliere di anticipare il cambiamento, aggiornando da subito la propria metodologia progettuale, è l’unica soluzione possibile per tutelare i propri investimenti e farli fruttare.

Da dove partire.

1. Dati per il Business

Individuare i dati utente utili alla creazione del modello di business, strutturandoli per la composizione dei flussi di ricavo (Revenue Streams).

Tip: evitare sempre l’acquisizione nel data base di dati superflui per il modello di business stabilito.

2. Dati per il Servizio

Individuare i dati utente indispensabili all’erogazione del servizio o necessari a migliorare l’esperienza dell’utente all’interno dell’applicativo.

Tip: considerare che l’utente potrebbe non rilasciare una parte o la totalità dei dati utili al miglioramento del servizio.

3. Trovare l’intersezione

L’intersezione tra dati utili al business e dati utili all’erogazione del servizio è il campo d’azione ideale del Relactional Design. Tutte le informazioni al di fuori dell’intersezione potranno essere richieste all’utente, in modo facoltativo, solo dopo aver argomentato con chiarezza l’impatto positivo che la raccolta di dati accessori potrebbe avere, al di fuori dell’applicazione, nell’ecosistema dell’utente. Il nuovo sistema di acquisizione delle informazioni dovrebbe rinunciare all’archiviazione di dati superflui in attesa di un loro possibile utilizzo futuro.

I vantaggi del Relactional Design.

Maggiori conversioni e Life Time Value.


Progettare uno strumento basato su dinamiche trasparenti, ben dispone l’utente nei confronti dell’applicativo. Un utente in zona di comfort è più disponibile a compiere le azioni che il progettista ha previsto per lui e a fare abituale ricorso ai servizi che gli vengono offerti.

Lead e dati puliti, di valore superiore.


L’utente è conscio del fatto che il GDPR obbliga le aziende ad erogare il servizio anche a chi decide di non fornire dati non essenziali al servizio stesso. Il risultato è un numero limitato di informazioni, provenienti, però, da azioni consapevoli. Questo aumenta esponenzialmente valore e pulizia del dato raccolto.

Diminuzione di tempi, costi e rischi.


Progettare in anticipo il proprio business secondo il nuovo modello di Relactional Design, diminuisce significativamente tempi e costi legati ad un adattamento tardivo alle normative europee. L’imperativo categorico è evitare il rischio di incorrere nelle pesanti sanzioni previste dal GDPR.

Blockchain e protezione dei dati.

Le Blockchain sono focalizzate più sulla protezione dell’identità che sui dati ad essa associati. All’interno di una Blockchain, però, l’utente è l’unico a sapere a quali informazioni corrisponde la propria chiave pubblica. La Blockchain, dunque, è un altro strumento utile, per di più decentralizzato, per istituire la necessaria relazione di fiducia tra utente e prodotto digitale.